I cambiamenti organizzativi sotto la lente di ingrandimento del gruppo civico: attenzione al contingente ma con un occhio al futuro della struttura
La fase 4 della pandemia da coronavirus ha portato ad un ulteriore rimaneggiamento dell’Ospedale di Angera. La geriatria trasferita a Tradate, l’ortopedia a Cittiglio e il reparto di subacuti a Luino. L’ospedale “Carlo Ondoli” divenuto a tutti gli effetti un ospedale per malati Covid.
Sembra che il Pronto Soccorso non subirà restrizioni, ma probabilmente per risolvere il problema delle consulenze ci sarà un impegno di ambulanze e sanitari che verranno tolti da altri compiti.
Ci auguriamo che le decisioni prese siano efficaci; noi ci riserviamo il compito di vigilare.
Siamo consapevoli che in questi momenti drammatici tutte le risorse della sanità devono essere utilizzate per contrastare la pandemia e che le gravi criticità ci impongono di assumere atteggiamenti responsabili evitando polemiche sull’operato passato che potrebbero essere fraintese.
Abbiamo però il dovere di porre una domanda. Se la fase primaverile ha portato alla chiusura della medicina, che cosa ci lascerà questa seconda crisi?
Il gruppo Allea è orgoglioso che l’ospedale serva a gestire questa drammatica situazione. È la prova che il “Carlo Ondoli” serve al territorio e presentiamo quindi un progetto di rilancio della struttura, perché il nostro ospedale possa tornare a dare molto anche dopo la pandemia.
Milo Manica – capogruppo di Allea in consiglio comunale
Oggi pubblichiamo un progetto per dare nuova linfa vitale all’Ospedale, da attuare dopo l’emergenza della pandemia, e che richiede fra l’altro:
- il ripristino in loco dei responsabili delle varie unità operative;
- il mantenimento del reparto di medicina e il mantenimento del reparto di chirurgia con gli stessi servizi ante 2018; il mantenimento del reparto di ortopedia;
- il potenziamento del servizio di radiologia e la riqualificazione del laboratorio di analisi;
- interventi che possano garantire un effettivo supporto al Pronto Soccorso;
- il mantenimento dei servizi ambulatoriali presenti, aggiunta di urologia, pneumologia e dermatologia e un potenziamento di neurologia;
- la piena realizzazione del progetto dell’ostetrica di famiglia.
Tale progetto, già presentato ad alcuni tavoli istituzionali, viene offerto come base per un lavoro più ampio che voglia realizzarsi sulla sanità della nostra provincia.
Qui sotto puoi leggere il progetto completo